Vi abbraccio nella bracciata del mio nuoto, Francesca Comandini
Vi abbraccio nella bracciata
Del mio nuoto.
Lo spazio fra-due
Di un mare che sferza
Quale sarebbe il soprasotto?
Ciò che ci manca a momenti
Ora di una stretta
Amicale?
Amorosa?
Calorosa
Calore del fra-due-corpi
Sostituito da niente
Poco importa che sia bel tempo
Forse quel giorno pioveva
E non è possibile tornare
Risalire la corrente, il tempo, il contro-tempo, gli spazi,
infiniti o no.
No, non possiamo
Lo potremmo?
Ciò che è fatto è fatto!
Fortunatamente? Sfortunatamente?
Di tutte le traversate di sghembo
O di percorsi diritti, dritti,
Fatti proprio per bene!,
sparpagliati, esitanti,
incerti o folgoranti,
come un’intuizione della notte luminosa e delimitata
Ad ogni modo, in tutti i modi
Possibili o no
Vi abbraccio nell’abbraccio del mio nuoto
Quando l’alba è passata di qui,
passatista, ignorante, chiusa nella sua bellezza e incurante
dell’indomani
Sì questa mattina stessa, è così
Ci manca per sempre
Siamone certi
Senza ricorso né appello
Allora, semplicemente, francamente, a viso aperto sì
Vi abbraccio nella bracciata del mio nuoto